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| Non farlo Bella. Ti prego. Ho il cuore in mano e forse sono uscito di melone completamente, ma non deve farlo. No, non lei. Potranno prendersi tutto quei maledetti succhiasangue ma non lei. Vorrei gridarle di tornare indietro, di non salire su quella macchina, ma la voce sembra essere sparita. Mi accorgo di essermi messo a piangere come una sciocca bambinetta, la prima volta nella mia vita e credo anche l’ultima. L’ultima. Non ho mai pensato alla mia morte ma ora non vedo altro. La mia vita è lei, è tutta sua. Lo è sempre stato dal primo attimo in cui i nostri padri ci hanno parcheggiato sulla spiaggia a giocare con la sabbia. Sapevo già di amarla. Già allora. Se la mia vita appartiene a lei, non vedo altra soluzione che il nulla eterno. Magari non sarà nemmeno brutto da quell’altra parte, magari ci sarà una comoda poltrona, una bibita e un televisore da sintonizzare sulla vita di qualsiasi essere umano. Ma anche lì non potrò starle vicino. Essere UMANO. Bella perché? Perché ridursi ad un ammasso di sangue stantio con un paio di zanne? Perché? Non capisco. Non doveva finire così. Non doveva nemmeno cominciare. Si sono uscito di melone. Palese. Ufficiale. Così finisce la mia vita. Con un mezzo sorriso imbevuto da una lacrima. Nessuno al mondo avrà mai amato quanto me. Nessuno. Nessun Romeo che tenga. Io sono Jacob, Jacob Black. Segnatevelo questo nome, si parlerà di me ancora per molto. Punto. A capo. Fine. “ Jake, NOO” La voce dell’angelo assassino. Sono in paradiso.
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